Gruppo Nazionale Guastatori

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Old Soldiers Never Die

They just fade away

"E quando un soldato italiano muore, il suo corpo rimane aggrappato alla terra, ma le stelle della sua giubba si staccano e salgono in cielo ad aumentare di due piccole gemme il firmamento. Per questo, forse, il nostro cielo è il più stellato del mondo. ‘Le stellette che noi portiamo’ non rappresentano soltanto ‘la disciplina di noi soldà’, ma rappresentano le sofferenze e i dolori miei, di mio padre, dei miei figli e dei miei fratelli. Per questo le amo come parte di me stesso, e con esse voglio ritornare alla mia terra e al mio cielo"

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Giovanni Guareschi

 

Diario Clandestino, p.62

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Gen. B. (cong.) Luciano TOMBINI

 

L'Eredità di un Guastatore: In Memoria dell'amico e maestro Luciano Tombini

 

L'Ultimo Saluto a un Comandante Esemplare

 

La comunità dell'Arma del Genio e delle Forze Armate italiane piange la scomparsa del Generale di Brigata (cong.) Luciano Tombini, deceduto a Udine l'8 ottobre 2025. Figura di spicco e Ufficiale di rara tempra, il Generale Tombini lascia un'eredità indelebile, forgiata in oltre 35 anni di servizio impeccabile, caratterizzati da una dedizione incrollabile e da un profondo senso del dovere verso la Nazione. La sua vita è stata un esempio di coerenza, integrità e passione, un percorso che lo ha visto prima come Comandante integerrimo e amato dai suoi uomini, e poi come punto di riferimento insostituibile per la comunità dei Guastatori anche dopo aver lasciato il servizio attivo.

 

La sua scomparsa avviene in un momento di particolare significato personale, pochi mesi dopo aver celebrato nel luglio 2025 il traguardo delle nozze d'oro, una ricorrenza che rappresenta una vita di impegno e lealtà non solo in uniforme, ma anche nel profondo degli affetti familiari come marito e padre. Questo dettaglio umano e toccante completa il ritratto di un uomo che ha saputo bilanciare il rigore del comando con il calore della famiglia, incarnando i valori più nobili della tradizione militare e civile. Questo scritto intende onorarne la memoria, ripercorrendo le tappe di una carriera straordinaria e di un impegno che non si è mai esaurito.

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Dalle Origini Bergamasche alla Vocazione Militare

 

Nato in provincia di Bergamo il 18 febbraio 1946, Luciano Tombini crebbe nell'Italia del dopoguerra, un contesto storico che instillò in un'intera generazione un forte senso di responsabilità e un desiderio di contribuire alla rinascita del Paese. La sua formazione intellettuale prese le mosse da solide basi umanistiche, culminate nel conseguimento del diploma di liceo classico. Questa scelta educativa non era un dettaglio secondario, ma un elemento fondamentale del suo futuro stile di comando. La formazione classica, incentrata sulla filosofia, la storia e il pensiero critico, gli fornì una profondità di analisi e una sensibilità etica che trascendevano la mera preparazione tecnica, plasmando un Ufficiale capace di comprendere le sfumature umane e di guidare con saggezza e rettitudine morale.

 

La sua vocazione per la vita militare si concretizzò con l'ammissione al 23° corso della prestigiosa Accademia Militare di Modena, fucina della classe dirigente dell'Esercito Italiano. Proseguì il suo percorso formativo presso la Scuola di Applicazione di Torino, dove affinò le competenze tecniche e tattiche proprie dell'Arma del Genio. Fu proprio a Torino che il suo destino si legò indissolubilmente a quella che sarebbe diventata la sua casa per quasi tutta la carriera: il 18 ottobre 1968, come Sottotenente del Genio, prestò giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana di fronte alla Bandiera di Guerra del 3° Reggimento Genio Pionieri d'Arresto. Quel solenne atto non fu una semplice formalità, ma il sigillo di un patto di lealtà che avrebbe onorato per tutta la vita.

 

Un Destino Legato al 3° Reggimento Genio

 

La carriera del Generale Tombini è un esempio quasi unico di simbiosi tra un Ufficiale e il suo reparto. Assegnato al 3° Reggimento Genio Pionieri d'Arresto, vi prestò servizio quasi ininterrottamente dal marzo 1971 al maggio 1996, un arco temporale di venticinque anni che testimonia un legame profondo e una continuità di servizio eccezionale. In questo lungo periodo, egli non fu semplicemente un Ufficiale di passaggio, ma una colonna portante dell'unità, scalando ogni gradino della gerarchia con merito e competenza.

 

Il suo percorso iniziò come Tenente, al comando di un plotone, per poi proseguire con il grado di Capitano, alla guida di una Compagnia (5^ a Orcenigo e 31^ a Udine). Fu in questi ruoli, a diretto contatto con la truppa, che forgiò la sua reputazione di Comandante esigente ma giusto, capace di ottenere il massimo dai suoi uomini guadagnandone il rispetto e l'affetto. La sua progressione continuò con l'assunzione del comando del battaglione "Verbano" per due anni, con il grado di Tenente Colonnello, e culminò con il prestigioso incarico di Comandante del 3° Reggimento, che guidò per quattro anni con il grado di Colonnello.

 

Per comprendere appieno il valore del suo servizio, è fondamentale contestualizzare la missione del suo reparto. Il 3° Reggimento "Pionieri d'Arresto" non era un'unità del genio convenzionale. Durante gli anni della Guerra Fredda, la sua missione era di importanza strategica cruciale: operare lungo la frontiera nord-orientale d'Italia, la cosiddetta "Soglia di Gorizia", per predisporre e attuare piani di demolizione e ostruzione volti a rallentare e fermare un'eventuale invasione da parte delle forze del Patto di Varsavia. La carriera di Tombini si svolse, quindi, sulla linea del fronte di un conflitto latente ma costantemente incombente. La sua "dedizione incrollabile" non era un'astratta virtù, ma la quotidiana realtà di un uomo che viveva e lavorava sotto la pressione di una minaccia esistenziale per la Nazione. Questo contesto forgiò in lui un rigore, una meticolosità e una capacità di pianificazione che sarebbero diventati i tratti distintivi della sua leadership. La sua crescita come Comandante fu influenzata anche dagli esempi che ebbe modo di osservare. Egli stesso riconosceva il valore di figure come i Generali Boari, Ottogalli, Pensa e Renzi, che considerava non solo superiori, ma veri e propri "maestri di vita". Questo riconoscimento è un segno di umiltà e di profondo rispetto per l'istituzione, e suggerisce che il suo stile di comando non nacque dal nulla, ma si inserì in una nobile tradizione di leadership che egli seppe ereditare, interiorizzare e, a sua volta, trasmettere ai suoi subordinati.

 

Onorificenze e Decorazioni

 

Il lungo e meritevole servizio del Generale Tombini è stato sancito da una serie di onorificenze e decorazioni che, lette in sequenza, narrano la storia di una carriera eccezionale. Fu insignito del prestigioso titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A livello strettamente militare, ricevette la Medaglia militare di Bronzo e, successivamente, quella d'Argento al merito di lungo comando di reparto, un riconoscimento che premia non solo la durata, ma soprattutto la qualità e l'efficacia dell'azione di comando esercitata per molti anni a contatto diretto con gli uomini.

 

La sua eccezionale longevità di servizio fu celebrata con due decorazioni di grande prestigio. La Medaglia "Mauriziana" al merito di dieci lustri di carriera militare è un'onorificenza concessa a Ufficiali che hanno raggiunto 50 anni di servizio, un traguardo per pochi che testimonia una dedizione assoluta. A questa si aggiunge la Croce d'oro con stelletta per anzianità di servizio, che riconosce oltre 40 anni di onorata carriera nelle Forze Armate.

 

L'Impegno nel Gruppo Nazionale Guastatori

 

Collocato in ausiliaria il 1° novembre 2001, il Generale Tombini non considerò conclusa la sua missione di servizio. Al contrario, trasferì la sua inesauribile energia e la sua passione dalla comunità militare attiva a quella dei veterani, dimostrando un attaccamento alla specialità che andava ben oltre i doveri professionali. Trovò la sua nuova casa nel Gruppo Nazionale Guastatori, un sodalizio che riunisce coloro che hanno servito in una delle specialità più esigenti e gloriose dell'Esercito.

 

Il suo non fu un coinvolgimento passivo. Iniziò a partecipare attivamente alla vita del Gruppo come consigliere, mettendo la sua esperienza a disposizione della comunità. La stima e la fiducia che i suoi commilitoni nutrivano per lui erano tali che, nel giugno 2005, fu eletto alla carica di Vice Presidente. Questa progressione, da semplice membro a consigliere e infine a Vice Presidente, è forse la testimonianza più autentica del suo carisma e della sua capacità di leadership. Dimostra che il rispetto che egli comandava non era legato al grado o all'uniforme, ma era una qualità intrinseca alla sua persona. Anche in congedo, i suoi pari lo riconobbero come un leader naturale, affidandogli un ruolo di guida.

 

Questo impegno post-carriera rappresenta il perfetto compimento di una vita di servizio. Il Generale Tombini non smise mai di essere un punto di riferimento per i "suoi" Guastatori. Il suo servizio non terminò con l'ultimo giorno di lavoro; semplicemente, cambiò forma, trasformandosi da comando di soldati in servizio attivo a guida e custodia della memoria e dello spirito di corpo di un'intera comunità di veterani.

 

Il Ricordo che Resta

 

La vita del Generale Luciano Tombini è una testimonianza luminosa di cosa significhi servire. Dal giovane Sottotenente che giurava fedeltà sulla frontiera della Guerra Fredda, al Colonnello Comandante capace di adattarsi alle nuove sfide internazionali, fino all'anziano Generale che guidava con saggezza la sua associazione, il suo percorso è stato un continuum di integrità, competenza e dedizione.

 

È stato un Comandante "integerrimo" la cui autorità morale derivava dall'esempio prima che dal grado. È stato un leader "ben voluto", perché la sua esigenza era sempre temperata da un'autentica umanità e da un profondo rispetto per i suoi uomini. La sua lunga militanza nel 3° Reggimento non fu solo un incarico, ma una vera e propria scelta di vita, un legame profondo con un'unità e la sua missione. Il suo instancabile impegno nel Gruppo Nazionale Guastatori ha dimostrato che per lui "essere un Guastatore" non era una professione, ma un'identità da onorare per sempre.

 

L'eredità del Generale Luciano Tombini non è affidata solo alle medaglie o agli encomi. Vive nel ricordo di ogni soldato che ha avuto l'onore di servirlo, nelle istituzioni che ha contribuito a rafforzare con il suo operato e nello spirito di corpo della comunità dei Guastatori, che in lui ha trovato un esempio eterno di Ufficiale e di uomo. La sua memoria continuerà a ispirare le future generazioni, come un faro di rettitudine e di incrollabile amore per la Patria.

 

Carissimo Luciano, grazie per l’esempio che ci hai dato e per i valori e le competenze che ci hai trasmesso.

 

Old Soldier never die.

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GUASTATORE 

LUCIANO TOGNON

Luciano TOGNON è nato il 23 gennaio 1954 a Padova. Arruolato nel 1974 con il 2°scaglione '74, ha prestato servizio nella 1^ Compagnia al Comando del Capitano Elio Mastrorosato del XXX Battaglione del 3° Reggimento Guastatori di Arresto presso la caserma M. O. V. M. Giovanni Leccis in Orcernico Superiore (PN).

 

Il Guastatore Luciano era sposato con la signora Patrizia, deceduta nel febbraio u.s.. Da decenni iscritto al Gruppo Nazionale, era uno dei soci più "anziani", sempre presente ai raduni e agli eventi che hanno avuto luogo nel triveneto. Il suo attaccamento alla specialità, in particolare ai Guastatori del Terzo, è stato encomiabile ed esemplare, senza soluzione di continuità per mezzo secolo. È ancora vivissimo il ricordo dell'evento del 7 settembre u. s., in occasione del 50°anniversario dal congedo del 2° sc '74, fortementemente voluto da Luciano per tornare ancora una volta alla "casa madre", la Caserma Leccis, ed onorare la memoria del suo Capitano recandosi con i commilitoni di un tempo, ed altri, presso il cimitero di Paderno (UD), ove riposa Elio. Alle sue amate figlie Barbara e Giorgia,e alle loro famiglie, giungano le nostre più sincere e affettuose condoglianze.

 

I funerali avranno luogo alle ore 09.30 di giovedì prossimo 3 luglio nella chiesa di San Bartolomeo nel quartiere Monta' di Padova.

 

Ad eventuali soci partecipanti si raccomanda di avere al seguito basco e foulard di specialità.

Gen. D. (Cong.) Giacomo FINO

Il 29 gennaio 2025 è venuto a mancare ai Suoi cari ed amici il Gen. D. Giacomo FINO, socio del Gruppo Nazionale Guastatori da lunga data.
Classe 1931, Giacomo ha frequentato con successo l'iter formativo iniziale presso l'Accademia Militare e le Scuole di Applicazione d'Arma, divenendo Ufficiale del Genio.

Nel 1970 assumeva il Comando del 104° Battaglione Genio

Pionieri "Mantova" e nel 1973 quello del 3° Reggimento Genio Guastatori d'Arresto.

Ha partecipato alle operazioni di soccorso alle popolazioni del FVG a seguito del terremoto del 1976.
In seguito, è stato Comandante del Genio del V Copro d'Armata, prima, e Comandante del Genio della Regione Militare Nord-Est, poi.
Da Generale di Divisione ha assolto l'incarico di Vice Direttore della Direzione Generale del Demanio e dei Lavori del Genio (GENIODIFE).
Negli ultimi anni di vita è stato un fervente sostenitore del Gruppo Nazionale Guastatori, mantenendo un forte attaccamento alla specialità.

Carissimo Giacomo, lasci un ricordo indelebile tra gli amici e i collaboratori.

Old soldiers never die!

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Col. (Cong.) Antonino ROMEO

Il 27 dicembre 2024 ci ha lasciato il Colonnello (in congedo) Antonino Romeo, nostro Socio simpatizzante. Nato nel 1938, il Col. Romeo aveva frequentato il 24° Corso AUC presso la Scuola Allievi Ufficiali di Ascoli Piceno e la Scuola del Genio di Roma.

 

Durante la sua carriera militare, è stato destinato alla Caserma Spaccamela di Udine, sviluppando il suo percorso professionale tra il 5° Reggimento Genio prima, il 5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena” poi, e infine il Comando Caserma “Pio Spaccamela”.

 

Ha partecipato alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite da terremoto sia in Friuli nel 1976 che in Campania nel 1980, nonché colpite dall'alluvione  di Firenze del 1966.
Tra gli incarichi di spicco, oltre ai canonici incarichi di comando plotone e compagnia, anche quelli di Ufficiale addetto all'Ufficio Amministrazione del 5' Reggimento Genio, Ufficiale Addetto al Vettovagliamento, Capo Sezione Logistica del 5° Battaglione Genio Pionieri "Bolsena". Inoltre, ha svolto l'incarico di Direttore del punto vendita militare (organismo di protezione sociale destinato al personale sia in servizio sia in congedo). Il 01/04/92 ha cessato il servizio attivo.

 

Dopo il servizio attivo, ha svolto un ruolo significativo all'interno della Sezione ANGeT di Udine, ricoprendo l'incarico di Segretario per diversi anni fino agli ultimi giorni della sua vita.

 

Il Col. Romeo lascia un ricordo duraturo in tutti coloro che hanno avuto l'opportunità di collaborare con lui o di conoscerlo. Era noto per il suo spiccato senso dell'umorismo, le sue capacità analitiche e il suo impegno nel preservare le tradizioni e la storia dell'Arma del Genio, promuovendo la coesione tra i Genieri in congedo.

 

Nel 1992 è stato insignito della onorificienza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 

Carissimo Antonino, la tua presenza mancherà profondamente a tutti noi.

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Gen. B. (Cong.) Benito AMICI

Il 7 settembre 2024 ci ha lasciati il Gen. B. (Cong.) Benito AMICI, con grande dolore per i suoi cari e per tutti noi.

 

Benito intraprese la carriera militare nel 1960, frequentando il 24° Corso AUC presso la Scuola del Genio. Fu assegnato al 5° Reggimento Genio a Udine, dove rimase fino al grado di Capitano, assumendo il comando della 1^ Compagnia del 5° Battaglione.

 

Successivamente, fu trasferito al Comando Genio del 5° Corpo d’Armata, prestando servizio nell’Ufficio Operazioni, Addestramento, Informazioni e Ordinamento, prima di essere nominato Comandante del 3° Battaglione Guastatori “Verbano” (46° Comandante, incarico ricoperto dal 12/09/1986 al 18/08/1988).

 

Terminato il Comando del Battaglione, rientrò all'Ufficio OAI del 5° Corpo d’Armata fino al 1 settembre 1992, quando assunse il Comando del 3° Reggimento Genio Guastatori alla Caserma Berghinz di Udine, come 50° Comandante.

 

Nel marzo del 1993, fu designato Comandante del Genio del 5° Corpo d’Armata, incarico mantenuto sino al termine del suo servizio attivo.

 

Figura influente nei Reparti e negli Enti del Genio del 5° Corpo d’Armata, Benito ha lasciato un segno indelebile in coloro che lo hanno conosciuto o lavorato con lui.

 

Il Gruppo Nazionale Guastatori esprime le più sentite condoglianze alla Famiglia, manifestando profonda vicinanza e sostegno.

Old Soldiers never die!

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Col. gua. Luigi Zacchino

Si è spento a Udine il 23 giugno 2024, il Col. gua. (cong.) Luigi Zacchino, nato a Nardò (LE) il 28 marzo 1933. Ha svolto quasi tutta la Sua carriera in unità Guastatori, partendo dai Pionieri d’Arresto, per seguire l’evoluzione della specialità nei Guastatori d’Arresto e nei Guastatori, nelle località di Orcenigo Superiore e Udine. Il Col. Luigi Zacchino ha lavorato soprattutto nell’area funzionale Sicurezza e Informazioni, per questo le Sue attività sono state poco note ai più. Ma la Sua discrezione, unita a una eccezionale eleganza e gentilezza, ne attestano l’altissima professionalità. Nell’ultima parte della Sua vita militare ha prestato servizio all’Ospedale Militare di Udine, come Comandante del Reparto Comando. 

 

Il Gruppo Nazionale Guastatori si unisce affettuosamente al cordoglio della Sua consorte, Sig.ra Giuliana, della Sua Figlia, Sig. Carla, e di tutta la Famiglia. 

 

"Old Soldiers never die"

Tenente Colonnello Michele Mastrandrea

Il 24 novembre 2023 il Ten. Col. Michele MASTRANDREA, classe 1943, nostro Socio, ci ha lasciato. Michele aveva cominciato la sua carriera militare presso la Scuola Allievi Sottufficiali Specializzati di Rieti, nella categoria meccanico foto-elettricista, nel 1961. Dopo la conclusione dell’iter di specializzazione alla Scuola Genio Pionieri di Roma, era stato assegnato al 5° Reggimento Genio in Udine, nel 1962, dove rimase sino al 1981. Successivamente è stato assegnato per dei periodi relativamente brevi sia al 1° Battaglione Genio Minatori “Garda” sia alla 12^ Direzione Genio Militare, sempre in Udine.

Nel 1988, con la nomina a Tenente, veniva assegnato al 3° Battaglione Genio Guastatori “Verbano” dove rimase sino al termine del servizio attivo, avvenuto nel novembre 2001.

 

Presso il 3° Battaglione Guastatori, prima e il 3° Reggimento Guastatori, poi, ha assolto incarichi tecnico, amministrativi, di Comando e di Staff, dimostrando le sue pregevoli competenze.

 

Ha partecipato, inoltre a numerosissime operazioni di soccorso alla popolazioni colpite da calamità naturali, tra le quali ricordiamo il Vajont, nel 1973, il terremoto del Friuli, nel 1976, il sisma in Campania e Basilicata , nel 1981 e l’alluvione in Veneto del 1988.

 

E’ stato insignito della medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando ed è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 

Al sentimento di scoramento per la Sua scomparsa dobbiamo unire la certezza che con il suo “savoir faire” si inserirà rapidamente nella schiera di Guastatori che “hanno varcato la soglia dell’eternità”.

 

Old Soldiers never die!

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Gen. D. (cong.) Roberto RENZI

Ieri sera, 4 luglio 2023, ci ha lasciato il Gen. D. (cong.) Roberto RENZI, nostro Socio da diversi lustri. Il Gen. Renzi ha iniziato la sua carriera militare con il 138° Corso dell’Accademia Militare (13° Corso nella numerazione provvisoria post secondo conflitto mondiale) divenendo S.Ten. del Genio. In servizio, quale Ufficiale Inferiore, nelle unità alle dipendenze del III Corpo d’Armata, nel corso della sua carriera ha assolto numerosi incarichi nell’area sia operativa sia formativa tra i quali vogliamo ricordare quello di Comandante del 3° Battaglione Guastatori “Verbano” negli anni 1979-80 e Comandante della Scuola del Genio negli anni 1988-90.

 

Molti di noi lo ricordano quale insegnante aggiunto o insegnate titolare delle materie “Scienza delle Costruzioni” e “Tecnologia delle Costruzioni” alla Scuola di Applicazione di Torino, in cui ha avuto modo di incidere sulla formazione iniziale di numerosi Ufficiali del Genio.

 

Lo ricorderemo per il suo carattere gioviale e sempre pronto ad approfondire le tematiche che gli venivano proposte. Anche negli anni del congedo, non ha abbandonato l’Arma del Genio e la specialità Guastatori, rimanendo membro attivo dell’ANGeT e del Gruppo Nazionale Guastatori.

 

A dimostrazione della sua generosità e dell’impegno sociale, il Gen. Renzi è stato anche sindaco della cittadina di VACONE (RI) dal 2014 al 2019, nonché presidente della Pro loco e membro del Gruppo storico romano di Vacone, la II Legio e i Sabini di Vacuna.

 

All’amico e al maestro il nostro più caloroso omaggio. Un abbraccio fraterno alla Famiglia a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza in questo difficile momento.

 

Old Soldiers Never Die!

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Gen. B. (Cong.) Livio FORABOSCHI

Oggi, 26 maggio 2023, alle prime luci dell’alba, il Gen. Livio Foraboschi ha raggiunto le schiere degli indomiti Guastatori che ci hanno preceduto.

 

Nato a Gorizia nel 1931, Livio ha vissuto in prima persona le tristi e sanguinose vicende a cui è stata sottoposta la popolazione isontina e giuliana a cavallo del secondo conflitto mondiale. Il Suo amore per la terra natale non è venuto mai meno e il ricordo delle barbarie vissute in quell’ambito territoriale sono rimaste vivide sino agli ultimi giorni di vita.

 

Frequentatore dell’8° Corso dell’Accademia Militare, il Gen. Foraboschi ha assolto gli incarichi di Comando di plotone e compagnia, inizialmente, in ambito alpino presso la Compagnia Genio Pionieri “Julia”. Successivamente fu trasferito al 5° Reggimento Genio dove comandò sia la compagnia che il V Battaglione in sede Vacante. Giunto al 3° Reggimento Genio Pionieri d’Arresto, riconfigurato, poi, in Reggimento Guastatori d’Arresto, assolse l’incarico sia di Vice Comandante del I Battaglione sia di Comandante del III Battaglione e del XXXI Battaglione. Incarichi in cui rafforzò la conoscenza del Col. Paolo Caccia Dominioni, ereditando la gloriosa storia del XXI Guastatori e la passione per la ricostruzione storica delle vicende dei “Guastatori d’Africa”.

 

Il Gen. Foraboschi assolse numerosi incarichi anche in ambito infrastrutturale in qualità sia di Addetto all’Ufficio NATO di Padova, sia di Addetto e Capo Sezione Lavori alla 12^ Direzione Genio Militare di Udine, per terminare quale Direttore della 6^ Direzione Genio Militare di Bologna. Assolse anche l’incarico di addetto alle attività di collaudo, controllo e indagini tecniche alle infrastrutture colpite dal sisma, a Udine, per ben otto anni.

 

Livio, inoltre, è uno dei principali artefici, se non il principale, della profonda revisione che la Sala Museale dei Guastatori subì intorno agli anni 2000. È grazie alla Sua tenacia e abnegazione che la Sala Storica si poté riconfigurare in una vera e propria Sala Museale.

 

Grazie Livio, la Tua memoria rimarrà viva in Noi e nelle nuove generazioni grazie alla stupenda esperienza di servizio che ci hai trasmesso e grazie alla realizzazione spassionata di un luogo in cui la memoria dei Guastatori si potesse perseverare nel tempo.

 

“Old soldiers never die.”

 

VARCO!!

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Col. (cong.) Nicola BALESTRA

Oggi 18 aprile 2023 dobbiamo annunciare la tragica scomparsa del Col. (cong.) Nicola BALESTRA.

 

Classe 1940, il Col. (cong.) Nicola BALESTRA ha prestato servizio al 2° Battaglione Genio Minatori “Iseo” prima di essere assegnato al 3° Reggimento Pionieri di Arresto, nella Caserma “Leccis” di Casarsa della Delizia, dove ha prestato servizio sino al 1976, anno in cui il neo-costituito 3° Battaglione Genio Guastatori “Verbano” veniva trasferito alla Caserma “Spaccamela” di Udine.

 

Nicola Balestra assumeva, in tale occasione, l’incarico di Aiutante Maggiore del “Verbano”. Incarico che ricoprì per molti anni e che fu particolarmente apprezzato da numerosi Comandanti, tra i quali citiamo gli allora Ten. Col. Bardini, Pensa, Renzi, Ceprini, Gentile, Ottogalli e Neri. Le sue doti umane e professionali, unanimemente apprezzate, lo portarono, nel 1983, ad assumere la responsabilità di addetto al personale presso il Comando Genio del 5° Corpo d’Armata. Incarico che mantenne sino al Congedo.

 

Cessato il servizio attivo, Nicola Balestra ha continuato a mantenere forti legami con la specialità Guastatori, costituendo uno dei pilastri storici del Gruppo Nazionale Guastatori in cui è stato non solo presente ma fortemente attivo sino agli ultimi giorni di vita.

 

Lo ricorderemo per la Sua memoria dettagliata della storia delle Unità Guastatori dopo il 2° Conflitto Mondiale e degli uomini che ne hanno fatto parte, per il suo attaccamento alla specialità e per la cura certosina dell’organizzazione del Gruppo Nazionale Guastatori che ne ha consentito il costante potenziamento nel tempo

 

Grazie Nicola, la Tua memoria rimarrà viva nel Gruppo come si conviene ai “vecchi soldati” che non abbandonano mai il “campo di battaglia”. Old soldiers never die.

 

VARCO!

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GIULIANA FIACCADORI

Il 29 novembre 2022 è venuta a mancare la Sig.ra Giuliana Fiaccadori, nostra Socia e moglie del Consigliere Riccardo Galletti a cui vanno le nostre più sentite condoglianze e il forte sentimento di vicinanza di tutto il Gruppo. Tutti coloro che hanno conosciuto la Sig.ra Giuliana ricorderanno le sue spiccate doti morali e la sua naturale generosità, oltre che l’attaccamento al Gruppo. Uniamo al nostro cordoglio per la famiglia, le nostre preghiere per Giuliana.

SERGIO RUI

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Sergio Rui è mancato il 16 novembre scorso. La sua scomparsa ci ha lasciato sgomenti, molto dispiaciuti per l'affetto, l'amicizia e la stima che nutrivamo nei suoi confronti.

Tutti i molti Soci del Gruppo Nazionale Guastatori, che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo, hanno sempre più apprezzato le sue doti morali, la sua innata e generosa disponibilità e la sua capacità di infondere fiducia e serenità.

Aveva sempre il sorriso sulle labbra quando lo si incontrava, nei momenti conviviali dei Raduni nazionali (a cui ha sempre partecipato con l'amatissima moglie), si creava sempre intorno a lui un capannello, per la sua capacità di intrattenimento, la vivacità e l'innato dinamismo.

Anche nei momenti più delicati, come accaduto nel Raduno di Caserta, per un improvviso malore durante la visita alla Reggia, tutti hanno apprezzato la sua compostezza, la sua forza d'animo nell'affrontare la situazione con estrema serenità.

Ancora, dopo il grave incidente domestico patito, che gli ha procurato una pesante infermità ad un occhio, nonostante le difficoltà e le lunghe sofferenze sopportate, non si è mai lamentato: sempre sereno e fiducioso accoglieva tutti con grande famigliarità ed amicizia.

Ci sorriderà e conforterà tutti anche dal cielo.

A te, Sergio, Socio esemplare e indimenticabile amico di lunga data, vanno le nostre preghiere, il nostro ricordo e la nostra gratitudine.

GEN. C. A. GIANFRANCO OTTOGALLI

Il Generale di C.A. Gianfranco Ottogalli era nato ad Aquileia (Udine) il 26 agosto 1938. Era sposato con la signora Luciana Sandrigo ed aveva due figlie, Laura ed Elena. Il Generale aveva frequentato l’Accademia Militare di Modena ed era stato nominato Sottotenente il 1° settembre 1961. Dal 1961 al 1963 aveva frequentato la Scuola di Applicazione di Torino dove aveva conseguito la nomina a Tenente del Genio Guastatori il 1° settembre 1963. Dal 1972 al 1975 aveva frequentato il 97° Corso alla Scuola di Guerra dell’Esercito Italiano e successivamente dal 1976 al 1977, l’11° Staff College Course in Gran Bretagna. I principali incarichi di Comando che il Generale di C.A. Gianfranco Ottogalli ha ricoperto sono: Comandante del 3° Battaglione Guastatori “Verbano” (1981-82), Comandante della Brigata Meccanizzata “Gorizia” (1989-91), Vice Comandante della Regione Militare Tosco-Emilia (1994-95). Gli incarichi di Stato Maggiore sono nell’ordine: Capo Sezioni Operazioni presso il Comando della Brigata Meccanizzata “Brescia” (1975-76), Capo Sezione in sede vacante della Segreteria di Stato Maggiore dell’Ufficio del Capo di SM dell’Esercito (1978-81), Capo della 3^ Sezione dell’Ufficio Infrastrutture dello SME (1982-85), Capo Ufficio Infrastrutture dello SME (1986-89), Capo Ufficio Generale del Capo di SME (1991-94), Direttore Generale della Direzione Lavori Demanio e Materiali del Genio (1995-97). Dall’8-12-1997 al 19-4-2001 aveva ricoperto la carica di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Dal 17 maggio 2001 al 22 luglio 2003, il Generale di C.A. Gianfranco Ottogalli ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.

 

Il Generale Ottogalli era socio del Gruppo Nazionale Guastatori, contribuendo attivamente al mantenimento e al rafforzamento delle tradizioni di specialità.

 

Esprimiamo alla Famiglia i più profondi sentimenti di cordoglio e di vicinanza in questo tragico momento.

 

Ci conforta il sentimento che “i vecchi soldati non muoiono”. Come riporta anche il nostro sito: “Old Soldiers Never Die. They just fade away”. Gianfranco si unisce alla schiera di invitti Guastatori che ci hanno preceduto.

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1° Mar. Gino Alemanno

E' venuto a mancare agli amici e ai suoi cari il 1° Mar. Gino ALEMANNO, socio di lungo corso del Gruppo Nazionale Guastatori. Ci uniamo al dolore dei Suoi cari a cui esprimiamo le più sentite condoglianze e un forte sentimento di vicinanza.

Gen. B. Francesco MANGANARO

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Il 2 maggio 2022 il Gen. B. Francesco MANGANARO e venuto a mancare all’affetto dei Suoi Cari e di tutti Noi.

 

Il Gen. Manganaro ha iniziato la sua carriera militare, nel 1953, come frequentatore del 10° Corso dell’Accademia Militare. Ha comandato unità operative presso il 5° Reggimento Genio (plotone pionieri e minatori), il 3° Reggimento Genio Pionieri d’Arresto (compagnia), il Battaglione Genio Pionieri “Folgore” (come Comandante di Corpo).

 

Ha assolto, inoltre, numerosissimi incarichi di staff in ambito 5° Corpo d’Armata, Divisione Meccanizzata “Mantova”, Regione Militare Sicilia e 3° Corpo d’Armata.

 

Inoltre, è stato il Comandante del Genio Divisionale presso la Divisione Corazzata “Ariete” e Comandante del Genio del 5° Corpo d’Armata dopo aver retto la carica di Vice Comandante.

 

Tutti Noi che lo abbiamo conosciuto in servizio ne conserviamo un ricordo indelebile sul piano umano e professionale.

 

La sua fede per la “specialità” Guastatori è stata incrollabile, sino alla fine, e ha contribuito al mantenimento della cultura e delle memorie di specialità come Presidente del Gruppo Nazionale Guastatori per diversi lustri.

 

All’amico e maestro vanno il nostro ricordo, la nostra gratitudine e le nostre preghiere.

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Gen. Giovanni Armini

Il Gen. Giovanni ARMINI, socio del Gruppo Nazionale Guastatori, in data 22 marzo 2021 è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari e di quanti lo avevano conosciuto nel corso della sua lunga permanenza in servizio.
Avviato alle armi con il 7° Corso dell'Accademia Militare (132° Corso della numerazione storica), ha trascorso molti anni in seno all'organizzazione deputata ai Lavori Infrastrutturali, con particolare riferimento alla 12^ Direzione Genio Militare di Udine. 

Comandante del Battaglione Genio Pionieri "Ariete" dal 1969 al 1972, lascia una traccia indelebile tra i Suoi collaboratori e amici. 

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gua. alp. Giorgio Roberti

L'8 gennaio 2021 è venuto a mancare ai suoi cari e a tutto il Gruppo Nazionale Guastatori il socio Giorgio ROBERTI, nato a Trieste nel 1926. Giorgio non solo era uno dei "veterani" più longevi del Gruppo, ma ne era stato anche Vice Capo Gruppo, oltre che Vice Presidente della sez. ANGET di Trieste. Divenuto Guastatore agli albori della nascita della specialità, ha partecipato sempre attivamente alle vicissitudini e alle lacerazioni che il secondo conflitto mondiale ha generato nel nostro Paese. Anche nel dopoguerra ha continuato nel suo impegno per la difesa della Patria.

Autore di una pubblicazione sul Capitano Manlio Morelli ha contribuito a conservare e tramandare la memoria storica della specialità.

Ai suoi cari vanno, oltre al nostro cordoglio, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza.

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Magg. Stefano Spinola

Il 16 dicembre 2020 si sono tenute, presso la Chiesa di San Martino Vescovo in Udine, le esequie del Magg. Stefano SPINOLA socio del Gruppo. Stefano ha militato per molti anni nel settore infrastrutturale della F.A. dimostrandosi un professionista inappuntabile, sempre pronto a collaborare con i propri colleghi e impegnato nel migliorare la propria preparazione tecnica e culturale. Nel prosieguo della propria carriera ha, poi, prestato servizio presso il Battaglione Verbano del 3° Reggimento Guastatori dove ha avuto modo di conquistare la fiducia e il rispetto dei propri superiori, pari grado e subalterni grazie alle sue indiscusse doti. Ha portato questa sua voglia di fare e servire la comunità anche nella vita civile, partecipando a numerose iniziative e associazioni benefiche.
Lascia un vuoto incolmabile negli amici e nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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Gen. C.A. Vittorio BERNARD

Il 6 dicembre scorso è deceduto il socio Gen. C.A. Vittorio BERNARD. Nato a Susa (TO) ha ricoperto incarichi prestigiosi in seno alla Forza Armata e al Ministero della Difesa. Citiamo, solo, a titolo informativo il Comando della Compagnia Genio Pionieri “JULIA”, Il Comando della Scuola del Genio, l’incarico di Direttore Generale della Direzione dei lavori, del demanio e dei materiali del Genio, nonché l’incarico di Rappresentante Militare Italiano presso il Comitato Militare della NATO. Incarico, quest’ultimo, che gli valse il conferimento di una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito.

 

Inoltre, il Gen. C.A. BERNARD fu impegnato anche nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto in Irpinia negli anni ’80, alle dirette dipendenze del Commissario Zamberletti e ricoprì l’incarico di Presidente dell’ANGET dal 1995 al 2001.

 

Figura di spicco dell’Arma del Genio e nel panorama nazionale, ha riscosso la stima di tutti quelli che hanno servito sotto il suo comando o che lo hanno conosciuto per le sue grandi qualità professionali ed umane, profuse con generosità, in una vita piena di soddisfazioni, traguardi, opere ed insegnamenti.

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Gen. D. Antonio Basile

Il 9 settembre 2020 è venuto a mancare il Gen. D. Antonio BASILE, Comandante illuminato e figura di riferimento tra tutti coloro che ebbero la fortuna di operare ai suoi ordini. 

 

Nato a Napoli, il 5 agosto 1930, avviò il proprio percorso militare con l'Accademia Militare (7° Corso) per procedere attraverso innumerevoli incarichi di Comando presso le unità Pionieri d'Arresto. Ricoprì, poi, anche numerosi incarichi di staff presso unità Pionieri, La Scuola Genio Pionieri, la Divisione corazzata "Ariete" e il Raggruppamento recupero beni mobili della Protezione Civile. Comandante del Genio del 5° Corpo d'Armata per più di 6 anni, ha lasciato una traccia indelebile nella memoria di generazioni di Genieri e Guastatori che sono cresciuti professionalmente e umanamente sotto la sua guida.

 

Il vuoto di esperienza che lascia la scomparsa del Gen. D. Antonio BASILE difficilmente potrà essere colmato. 

 

Alla Sig.ra Franca e a tutti i suoi cari il nostro più commosso omaggio e l'espressione delle nostre più profonde condoglianze.

Antonio Basile

Antonio Basile

Gen. B. Eugenio Pensa

 

Il 24 giugno 2020 è venuto a mancare un grande Guastatore, il Gen. Eugenio Pensa, proprio   nel giorno della festa dell’Arma del Genio, quasi simbolico suggello di una vita dedicata con serietà, passione, grande professionalità alla nostra Arma ed ai Guastatori in particolare. 

 

Nativo di Cerignola (FG), classe 1935, ha frequentato con successo negli anni cinquanta l’11° Corso dell’Accademia Militare di Modena, la Scuola di Applicazione di Torino e il Corso A.F.U.S.. 

 

Dopo la prima assegnazione al Reggimento Genio Ferrovieri ed aver prestato servizio, successivamente, nel Battaglione Genio Pionieri della Divisione Corazzata “Centauro”, è stato trasferito col grado di Capitano al 3° Reggimento Genio Pionieri d’Arresto, di stanza nella caserma “G. Leccis” di Casarsa della Delizia (PN). 

 

L’allora Capitano Pensa ha contribuito in maniera determinante alla rinascita della Specialità Guastatori conducendo con la sua 5^ Compagnia del III Battaglione Pionieri d’Arresto, la sperimentazione che ha portato alla trasformazione della Specialità “Pionieri d’Arresto” in “Guastatori”, Specialità dell’Arma del Genio che annovera oggi nel nostro Esercito ben nove Reggimenti Guastatori. 

 

Tra i vari incarichi, nel corso della sua lunga carriera, ha assolto quello di Aiutante Maggiore del 3° Reggimento Pionieri d’Arresto, di Comandante del 3° Battaglione Genio Guastatori “Verbano”, di Comandante del Genio della Divisione Meccanizzata “Mantova” e di Capo ufficio O.A.I.O. del Comando Genio del 5° Corpo d’Armata. 

 

E’ stato per ben dieci anni vice Presidente del Gruppo Nazionale Guastatori del Genio, nel quale è sempre stato imprescindibile punto di riferimento. 

Il Generale Eugenio Pensa, ha lasciato un vuoto incolmabile nei familiari, negli amici e in tutti coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo e apprezzarne le alte doti umane e professionali.  

 

I Guastatori in servizio e in congedo lo ricorderanno sempre con grande riconoscenza e profonda gratitudine. 

 

Old soldiers never die!

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Eugenio Pensa

Eugenio Pensa

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Francesco Allegretti

Francesco Allegretti

Dapolito

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Gruppo Nazionale Guastatori

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